Nell’immaginario comune il Giappone è la terra del Sol Levante, là dove il giorno nasce e dove il futuro è già presente, con i suoi treni velocissimi e le mille innovazioni hi-tech. Ma allo stesso tempo è anche terra di geishe e kimono, di tradizioni antichissime coltivate con devozione, come quella del saké, bevuto sotto i ciliegi in fiore durante l’hanami – la festa per rendere omaggio alla primavera – o quel modo buffo di salutarsi con l’inchino. 

Difficile quindi trasmettere, in una sola immagine, il fascino irresistibile di questo contrasto tra passato e futuro. Un contrasto che è solo apparente, altrimenti come potrebbero stare insieme i giardini zen con i grattacieli di Tokyo? I manga con il Raku? L’amore smisurato per i gadget tecnologici e quello per la fioritura dei ciliegi? Gli anime dei cartoon e il culto dei Samurai? Gli allevamenti di Wagyu e il mercato ittico di Tsukiji?